La politica
Giacchetti: «Il Campana polo culturale per rilanciare Osimo»
La presidente dell'Istituto lancia una proposta in vista delle primarie alla quale si è candidata per le Liste civiche, ma i rapporti tra gli enti preposti sono quantomai freddi
OSIMO – Un grande polo culturale per rilanciare si Osimo. E’ la proposta di Gilberta Giacchetti, che è presidente dell’Istituto Campana per l’Istruzione permanente e candidata alle primarie che le Liste civiche organizzeranno il 2 aprile per la scelta del candidato sindaco alle comunali dell’anno prossimo. Ecco integrale la nota della Giacchetti:
«La città di Osimo ha una grande vocazione culturale, grazie anche all’eredità dell’Istituto Campana che da secoli è un riferimento non solo cittadino, ma anche regionale e sovraregionale prima con il Nobil Collegio e Convitto e successivamente come Ente culturale autonomo. Se si uniscono le forze con assessorato alla cultura, museo diocesano, associazioni culturali, il cuore delle attività culturali di alto profilo, potrebbe essere proprio l’Istituto Campana. In tal modo in un bellissimo Palazzo al centro della città, con una grande sinergia di attori si potrebbero allestire mostre in successione, valorizzare con grandi eventi il patrimonio artistico della città di Osimo, del sottosuolo come le grotte, costruire dei percorsi museali permanenti, investire in divulgazione con conferenze su grandi tematiche, in cui il teatrino Campana potrebbe essere la vera Agorà. Così la città di Osimo si porrebbe come faro culturale nella regione Marche da divenire un vero richiamo per turisti e un grande volano per l’economia, dalle strutture ricettive, alle strutture commerciali, artigianali. Perché la cultura, non va dimenticato è una risorsa, significa radici, ma anche innovazione e futuro, con ampie ricadute economiche e sociali».

Una proposta lungimirante la sua, anche logica. Peccato che al momento i rapporti tra l’Istituto Campana che Giacchetti presiede per conto delle Liste civiche e il Comune governato invece dal centrosinistra non siano proprio idilliaci, anzi, non sono mai stati così freddi, proprio per via della politica.
«La città di Osimo ha una grande vocazione culturale, grazie anche all’eredità dell’Istituto Campana che da secoli è un riferimento non solo cittadino, ma anche regionale e sovraregionale prima con il Nobil Collegio e Convitto e successivamente come Ente culturale autonomo. Se si uniscono le forze con assessorato alla cultura, museo diocesano, associazioni culturali, il cuore delle attività culturali di alto profilo, potrebbe essere proprio l’Istituto Campana. In tal modo in un bellissimo Palazzo al centro della città, con una grande sinergia di attori si potrebbero allestire mostre in successione, valorizzare con grandi eventi il patrimonio artistico della città di Osimo, del sottosuolo come le grotte, costruire dei percorsi museali permanenti, investire in divulgazione con conferenze su grandi tematiche, in cui il teatrino Campana potrebbe essere la vera Agorà. Così la città di Osimo si porrebbe come faro culturale nella regione Marche da divenire un vero richiamo per turisti e un grande volano per l’economia, dalle strutture ricettive, alle strutture commerciali, artigianali. Perché la cultura, non va dimenticato è una risorsa, significa radici, ma anche innovazione e futuro, con ampie ricadute economiche e sociali».

Una proposta lungimirante la sua, anche logica. Peccato che al momento i rapporti tra l’Istituto Campana che Giacchetti presiede per conto delle Liste civiche e il Comune governato invece dal centrosinistra non siano proprio idilliaci, anzi, non sono mai stati così freddi, proprio per via della politica.